IL MURO DEI TIFOSI

Tra le varie ipotesi di come concludere questo campionato ho letto che ci puo' essere una conclusione che prevede i play off tra le prime 8 classificate. Questa e' la soluzione che mi auguro perche' basterebbe arrivare tra le prime 8 (e il Chieti almeno tra le prime 8 dovrebbe arrivarci) e avremmo la possibilita' di giocarci la promozione al campionato dilettanti tramite spareggi. E in partite secche puo' accadere di tutto. Se anche un Benevento riesce a pareggiare con una juventus puo' accadere benissimo che il Chieti batta chiunque in partite secche. Speriamo ma la vedo difficile un finale cosi'.

X DANYTEATINO

scusami se rispondo al tuo post. Ti chiedo ma perche' vedi sempre CRITICHE a Trevisan anche quando non sono presenti nei post ? Ti rispondo perche' e' palese che ti riferisci al mio post (dato che sono uno dei pochi che scrive ancora). Nel mio post NON C'E' ALCUNA CRITICA A TREVISAN. Dicevo soltanto che quando un giocatore importante ( almeno cosi' sembra che e' questo Croce) manifesta di voler andare via fermo restando che sono PIENAMENTE DACCORDO CON TE CHE LA RESPONSABILITA' E' TUTTA DI QUESTO GIOCATORE CHE VIENE MENO AD UN CONTRATTO BIENNALE FIRMATO ma che bisogna prenderne atto io dicevo che a questo punto bisogna vedere la risposta di Trevisan. E dicevo secondo me questa risposta dipende dagli obiettivi che a questo punto del campionato il presidente Trevisan si pone. Se il presidente Trevisan crede ancora di poter vincere il campionato allora non lascera' andare via un giocatore importante ma anzi rafforzera' la squadra per poter vincere. Viceversa qualora il presidente Trevisan a questo punto del campionato non crede piu' di poter vincere allora puo' lasciare andare via questo giocatore importante perche' vengono meno gli obiettivi di inizio stagione ma anzi si libera di contratti onerosi. Questo intendevo dire. Non c'e' alcuna critica a Trevisan ma solo una considerazione su delle scelte da fare. Resta naturalmente valida l'ipotesi che fai tu. Ovvero che Croce andra' via e il presidente Trevisan lo sostituisce con un giocatore ancora piu' forte. Messi voleva andare via dal Barcellona e penso che il presidente del Barcellona si e' trovato davanti ad una scelta in rapporto alla possibilita' di avere un Barcellona con e senza Messi e ha fatto la sua scelta. In un contesto piu' piccolo anche Trevisan si troverebbe di fronte ad una scelta. Ma caro Danyteatino assolutamente nessuna critica a Trevisan in tutto questo. Io e te siamo di pareri molto distanti su questo presidente Trevisan con io che ho il limite di guardare piu' i fatti e tu (forse) pur non negando le evidenze sei sorretto dalla fede e di fronte alla fede si perde sempre. Ma ripeto in questa questione di Croce non c'e' ALCUNA critica a Trevisan. E anzi questa tua frase che riporto e' quello che MI AUGURO ANCHE IO :Ovviamente la contromossa da parte del Patron (che difendo), dovrebbe essere quella di stupire con soluzioni adeguate al nostro blasone, altrimenti............mi arrendo e tifo Sassuolo.

Buongiorno a tutti, nella totale depressione calcistica e sociale che stiamo vivendo, mi intrometto per dire la mia sulla questione Croce.
A questo punto penso che la parola data o la stretta di mano in questo Paese (soprattutto in Abruzzo) non conti più nulla e mi riferisco ad una ipotetica volontà da parte di un calciatore di andare via nonostante un accordo verbale biennale (mai visto in eccellenza).
Allora a questo punto mi chiedo se l'uomo ha una parola , una dignità oppure è tutto RELATIVO?
Attenzione, sto parlando delle chiacchiere uscite sui giornali e che mi auguro siano solo fantasie giornalistiche.
Al contrario, se fosse tutto vero a questo punto DEVO DIFENDERE TREVISAN , che si troverebbe al centro di una critica ingiusta, dovuta ad una (eventuale scelta) di un calciatore che a parità di ingaggio, preferirebbe andare a casa sua , in una categoria superiore (ma non è di certo Chieti, ma vista l'età tenderebbe a fare......cassa).
Detto questo , ovviamente una tale perdita, necessiterebbe di una sostituzione (tripla) di altissimo livello (visto.....Fiore, Diop e......Croce).
IL CALCIO E' UN MERCATO DEL PESCE E SE QUALCUNO DOVESSE SPUTARE SOPRA, O RINNEGARE, QUANTO OFFERTO DA DIRIGENTI DEL CHIETI CHE SI DANNANO L'ANIMA, A QUESTO PUNTO DICO CHE CHI FA QUESTA SCELTA NON E' UN VERO ABRUZZESE.
Perchè dico ""non è abruzzese"? Perchè la nostra cultura ci ha insegnato che se siamo rispettati in Italia e in tutto il mondo, è perchè l'ABRUZZESE (forte e gentile) non ha mai avuto bisogno di contratti, ma per noi (almeno per per quello che abbiamo appreso dai nostri nonni) la parola è LEGGE.
A questo punto difendo il Dr. Trevisan e se dovesse andare via Croce , AMEN, il problema è di coscienza del calciatore che non sarebbe assolutamente compatibile con la cultura della nostra grande Regione.
Ovviamente la contromossa da parte del Patron (che difendo), dovrebbe essere quella di stupire con soluzioni adeguate al nostro blasone, altrimenti............mi arrendo e tifo Sassuolo.
nb. ovviamente mi affido alle notizie giornalistiche locali, evidenziate in questo FORUM.

Il neroverde nel calcio sta vivendo un ottimo momento. Si parte dalla serie A con il Sassuolo per poi andare in serie B con il Venezia e con il Pordenone e poi nei dilettanti con il Castelnuovo. Tutti stanno facendo fino ad ora ottimi campionati nelle posizioni di alta classifica. A proposito del Castelnuovo riporto questa notizia del Centro :Finora si è giocato solo un quinto di stagione per via dell’emergenza Covid e anche per le società diventa difficile programmare il mercato tra mille incertezze.
Ma qualcosa già bolle in pentola. La più attiva è il Castelnuovo che tenta l’assalto al centrocampista Marco Croce del Chieti. La società del patron Umberto Marini e del presidente Giancarlo Di Flaviano è tornata alla carica del 33enne regista rosetano, inseguito fino all’ultimo giorno della prima finestra di mercato che si è chiusa il 30 ottobre. Croce formerebbe con Loviso una coppia di centrocampo di assoluto livello. Il Chieti ha resistito al primo assalto del Castelnuovo, ma ora rischia di perdere il giocatore pagando lo scotto del fermo del campionato di Eccellenza. Croce, infatti, è allettato dalla possibilità di tornare a giocare in D, l’unico campionato dilettantistico che, seppur a singhiozzo, non si è mai fermato.
C’è la volontà del Castelnuovo e del giocatore di chiudere la trattativa, ma resta da superare l’ostacolo Chieti. La società teatina in estate ha strappato un impegno biennale a Croce e non vuole privarsi facilmente di un giocatore sul quale il patron Giulio Trevisan ha investito parecchio. Ecco perché il Castelnuovo dovrà trovare un accordo con il Chieti e non sarà semplice. Sul giocatore c’è anche l’interesse del Pineto, ma il Castelnuovo è in pole position.
Ecco queste sono le situazioni dove si CAPISCONO tante cose. Croce e' forse il giocatore PIU' IMPORTANTEdel Chieti calcio. Un giocatore che doveva essere un pilastrodi una stagione che doveva segnare il riscatto del Chieti a fronte della vergogna patita l'anno scorsonei dilettanti. Croce vuole andare via. Perche'? Secondo me questi sono i motivi:
1) ha capito che il Chieti non vincera' il campionato
2) nel castelnuovo prendera' gli stessi soldi e forse anche di piu' del Chieti
3) nel castelnuovo va in una squadra che lottera' per andare in lega pro.
Ora dalla risposta di Trevisan si capira' cosa vuole fare la societa' neroverde. Se Trevisan riuscira' a confermare Croce e anzi rinforzera' la squadra con altri innesti importanti allora vuol dire che Trevisan CREDEancora alla possibilita' di poter salire di categoria. Se invece Croce andra' via allora secondo me vuol dire che anche la societa' NON crede alla possibilita' di vincere il campionato. E a proposito del Castelnuovo ci troviamo di fronte ad una societa' che mi sembra e' partita dalla prima categoria e anno dopo anno ha vinto prima categoria promozione eccellenza e ora si trova a lottare ai primi posti nei dilettanti per andare in lega pro. Esempio di una programmazione vincente. 

danyteatino ha scritto: La classifica delle città dove si vive meglio è come quella delle bandiere blu. Io vivo in una città che è all'undicesimo posto ma vi assicuro che non me ne sono accorto ed ogni volta che sto a Chieti vivo decisamente meglio. Qui la sanità fa schifo, la città non offre niente di niente, ma è all'undicesimo posto, mah!!!!
Non nascondo che Chieti abbia problemi, così come altre città abruzzesi, ma sono convintissimo che i marchigiani sanno vendere anche l'aria fritta. Per città come Pordenone, Traviso, Bolzano, Trento concordo con le posizioni in classifica, però analizzandola bene qualcosa non mi torna ed ecco la solita classifica ""all'italiana""".

Caro Dany
In fondo credo che tu non abbia torto, forse a volte dimentico di come si fanno le classifiche, grazie, alla fine mi hai fatto sorridere della mia ingenuità e creduloneria. Certo la città ha avuto un declino, questo lo vediamo con i nostri occhi, ma il mio pippone era fuori luogo.
Grazie per avermi svegliato. Ciao

La classifica delle città dove si vive meglio è come quella delle bandiere blu. Io vivo in una città che è all'undicesimo posto ma vi assicuro che non me ne sono accorto ed ogni volta che sto a Chieti vivo decisamente meglio. Qui la sanità fa schifo, la città non offre niente di niente, ma è all'undicesimo posto, mah!!!!
Non nascondo che Chieti abbia problemi, così come altre città abruzzesi, ma sono convintissimo che i marchigiani sanno vendere anche l'aria fritta. Per città come Pordenone, Traviso, Bolzano, Trento concordo con le posizioni in classifica, però analizzandola bene qualcosa non mi torna ed ecco la solita classifica ""all'italiana""".

in piu' di una occasione tentano di acquisire il lanciano ma poi la cosa si dissolve nel nulla molto stranamente

Chieti 63esima città per qualità della vita in Italia, su 107 città.
In Abruzzo solo meglio di Pescara (74), dietro l'Aquila (48) e sotto Teramo (54).
L'Abruzzo certo non brilla e Chieti con esso.
Beh se è vero che al giro d'Italia o di Francia non ricordo più in quale delle due competizioni ciclistiche esiste o esisteva un premio per la maglia nera, Beh, non dico la maglia nera, ma almeno un titolo, un riconoscimento per le amministrazioni che si sono succedute dal dopo guerra ad oggi e che hanno amministrato Chieti lo meriterebbero tutto per l'eccelente lavoro svolto.
Bravi nulla da eccepire. Pordenone prima in assoluto, hanno una squadra di calcio neroverde che ha purgato il pescara all'adriatico, magra soddisfazione ma meglio che niente.

.... Il Pescara dalla serie D alla B impiegò 4anni per arrivarci. .. Se si ha voglia di volare lassù dove solo le aquile volano ci vogliono le palle. ... Nessuno ti regala niente, devi essere TU ad osare ( con la testa e soprattutto con la voglia di vincere) ...

Buonasera, caro excompagnoneroverde sai cosa voleva dire quando ti chiedevano di dove sei e tu rispondevi di Chieti e di nuovo ti chiedevano dove rimane e tu gli rispondevi vicino xxxxxxxx......era dura prima che passasse l'incazzatura.....
Ma questo, come abbiamo scritto in tanti, accompagniamo con GIOIA il declino di questa schifezza di città che è stata creata da delinquenti......

Raggiungere il Pescara come storia calcistica ci vorrebbero anni e anni in cui il Pescara dovrebbe finire nelle serie inferiori e sostarci anni e altre realta' abruzzesi andare MINIMO in serie B e anche con apparizioni in serie A.Quindi cosa impossibile almeno per 2 o 3 generazioni. Ma quello che si puo' fare e' ALMENO avvicinarsi. Ma per avvicinarsi calcisticamente al Pescara bisogna che le altre squadre abruzzesi SALGANO a livelli alti almeno in serie B. Posso dirvi con certezza che quando il Lanciano era in serie B il Pescara perse molti tifosi dalla zona frentana. Miei amici che partivano con 3 macchine da San Vito per andare a Pescara con il Lanciano in serie B seguivano il Lanciano e non il Pescara. Ecco perche' la settimana scorsa ho detto di tifare Teramo ( in chiave antipescara non certo perche' tifoso del Teramo). Proviamo ad immaginare gia' 2 o 3 squadre abruzzesi in serie B insieme al Pescara. Il Pescara perderebbe moltissimi tifosi perche' la forza del Pescara e' che rappresenta il calcio di una INTERA regione. Se un abruzzese vuole vedere una partita DECENTE di calcio oggi E' OBBLIGATO ad andare a Pescara. Quindi il cosidetto grande pubblico del Pescara non e' altro che l'insieme di gente di Teramo Lanciano Chieti L'Aquila Vasto etc......che la domenica va all'adriatico per vedere il Milan la juve l'Inter etc....ma questa stessa gente andrebbe tutta a Vasto o a Teramo se ci fosse Teramo-Milan o Vastese-Juventus. Ma voi avete visto le foto della civitella negli anni quando il Chieti giocava in serie C e anche il Pescara era in serie C ? la civitella era piena e vi assicuro che quando il pescara era in serie C non si registravano grandi pienoni di pubblico all'adriatico ( certo aveva sempre presenze maggiori di Chieti o di Teramo per via del numero di abitanti ma non c'era l'esodo verso Pescara per vedere una partita di calcio perche' IL LIVELLO era PARI a Chieti o Teramo ). Quindi non e' tanto Pescara che deve scendere ma sono le altre abruzzesi che devono SALIRE. Vi assicuro che a Pescara darebbe molto fastidio un Teramo in serie B. Immaginatevi quindi un Chieti in serie B cosa sarebbe per Pescara. Per questo in effetti non escludo la tesi di excompagno e di Paolo59 che ci possa essere un disegno a livello anche politico di matrice filopescarese con lo scopo di FRENARE ogni velleita' ambizione di altre realta' calcistiche. E' il PRODOTTO che si offre che FA LA DIFFERENZA. Onestamente ma quale bambino puo' dire a suo padre la domenica “papa' portami a vedere Chieti-Capistrello ?”.Ora voi capite se per poter vincere un campionato di eccellenza dobbiamo impiegarci 2 o 3 anni come possiamo parlare di lega pro o peggio ancora di poter sognare una serie B ? E purtroppo siccome la situazione calcistica che abbiamo a Chieti e' piu' o meno simile a tutte le altre piazze calcistiche abruzzesi (con eccezione di Teramo) si deve prendere atto che Pescara a livello calcistico puo' DORMIRE SONNI TRANQUILLI per la sua incontrastata leadership sia PER SUOI MERITI INDISCUSSI ma molto perche' LA CONCORRENZA E' INESISTENTE. Anzi vi diro' SEMBRA quasi che tutte le altre citta' abruzzesi abbiano DI PROPOSITO CONSEGNATO IL CALCIO DI TUTTA LA REGIONE A PESCARA.

...ora dirò una delle mie fesserie.
Ricordate il film "dove osano le aquile "?.... finché noi voliamo come gli struzzi, possiamo solo rosicare.

È un gap che ci sta tutto...calcisticamente parlando 40anni di b ed anche a fanno la differenza.dovrebbero retrocedere e fare almeno 7/8 anni di lega pro e contemporanea mente un altra salire in B ma al momento li vedo irrealistico

excompagnoneroverde ha scritto: Una mia curiosita'..volevo chiedere a Paradiso..Paolo59..Torinese..e qualche altro che sta fuori..ma voi avete la possibilita'di leggere o vedere come e' "strutturato"il mondo dell'informazione sia scritto che televisamente parlando qui in Abruzzo?Io penso di si perche'anche andando su internet o you tube e' di facile reperimento.Penso che vi sate fatti una idea di quale"indotto "mediatico gira attorno al xxxxxxx...vi sembra facile permeare in questo tessuto e lo credete ipoteticamente realistico??Mi riferisco solo al discorso calcio anche se su altri "orizzonti"e'anche peggio...

Caro Ex
Gli errori si pagano e chi crede che ci sia modo di poter tornare indietro si sbaglia e di grosso.
Il primo errore fu fatto nel 1927 quando fu istituita la provincia e quando nessuno si oppose per il solito conformismo ignavo che accompagna i Teatini, che anche in quell’occasione non resistettero alla tentatione di leccare il culo al regime dominante. Avere una provincia, una nuova provincia a soli 20 Km di distanza, molto meno in linea d’aria, avrebbe dovuto far muovere qualcuno, ma nulla accadde, come del resto sul versante Aquilano dove un’immensa parte del territorio sabino venne sottratto all’Aquila per la costituenda provincia di Rieti. Pescara nasce quindi nuova, nuova nelle opportunità, nuova nelle dinamiche sociali, una piccola America locale dove a tutti è lasciata più o meno l’oppurtunità di farsi una nuova identità. Chieti è snob e paga la sua stoltezza. La soluzione era e sarebbe stata quando i due comuni e province avevano una influenza equivalente sul territorio patteggiare per una area metropolitana, per una provincia unica, definendo i ruoli e le competenze di ogni comune in modo chiaro e senza fraintendimenti, forse qualcosina avremmo perso ma non tutto. Invece siamo rimasti sul colle, e siccome geneticamente siamo dei gran signori un po fancazzisti ci siamo lasciati rapinare tutto con la complicità di personaggi politici di indiscussa pochezza. Ora tu parli d’informazione, certo che vedo lo scempio, non arrivo al Centro come ha fatto l’amico Paradiso, io mi fermo al Chietitoday, carissimo Ex. Mi spieghi per quale motivo su quel foglio d’informazione io debbo trovare le notizie del Lanciano Calcio e della loro squadra di Basket, ma non una cazzo di riga sulla situzione dell’Angelini che senza le foto di Furetto sarebbe rimasto un segreto per i più?
Nel calcio per le cose già dette che non ripeto e che non pretendo essere verità assoluta, dobbiamo solo sperare, che il soft power (il potere legato al marchio) del Pescara Calcio esca dal cuore degli Abruzzesi, che ci sia un soggetto alternativo al Pescara, fin’ora ha fatto bene il Teramo, ma se vogliamo invertire la rotta, e la rotta si inverte solo a fronte di dati economici incontrovertibili, noi dobbiamo essere presenti come alternativa, ma se, come dice Paradiso, fatichiamo in eccellenza, chi vuoi che ci si caghi per non dire cose molto più pesanti? Ti rendi conto o no che Tifochieti è diventato una sorta di necrologio illustrato di tutte le glorie della Civitella? Certo fatti riportati benissimo da penne come quelle dei redattori del muro e a volte di Zappacosta, ma sempre necrologi restano, che fanno un male pazzesco perchè ci ricordano chi eravamo e chi siamo.
In termini di immagini e propaganda io credo che la figura di Pollio sarebbe necessaria a questa società come il pane, ma l’individualismo è la caratteristica principale di noi italiani, capaci di avere una Napoli piena di monnezza per strada ma poi obbligati a metterci le pattine sotto i piedi per entrare in una delle loro abitazioni private.
Ciao EX un abbraccio

X EXCOMPAGNO

E sai cosa mi ha risposto Profeta quando gli ho detto che era una vergogna che un emittente abruzzese invece di dare spazio a 2 societa' come Chieti e Lanciano che rischiavano di sparire dal calcio si dava intero spazio al CUSTODE dello stadio Adriatico per parlare del pescara di Galeone ? Mi ricordo ancora la risposta di Profeta “ caro signore siamo un emittente abruzzese e le ASSICURO che in tutto l'Abruzzo e' piu' interessante l'intervista al custode dello stadio Adriatico di Pescara e non LE SORTI del Chieti e del Lanciano MESSI INSIEME” capito la risposta di Profeta ? Stessa cosa quando sono in Abruzzo e compro il Centro. Nello sport 3 PAGINE sul Pescara calcio e IN UN UNICA PAGINA trovavo Chieti Lanciano Giulianova Vasto Teramo etc.... 4 righe per ognuna. Ecco perche' non vedo l'ora che qualcuno sia in grado di riportare il nostro Chieti a livelli alti. Ma se non riusciamo a vincere neanche in campionati di eccellenza che speranza posso avere ? E anche per questo NON escludo affatto la tesi che porti avanti tu e Paolo59 perche' potrebbe essere una risposta definitiva su questo tema.

X compagno. Certamente e anni fa ho telefonato a rete 8 . Era un estate dove il chieti e il lanciano erano a rischio esclusione dai campionati per fallimento. Accendo rete 8 e nello sport invece di dare qualche notizia sui fallimenti di queste 2 squadre tutta la pagina dello sport e stata dedicata al custode dello stadio adriatico per parlare del pescara dei tempi di galeone. Ho preso il telefono e ho chiamato rete 8. Ho parlato proprio con profeta. Gliene ho detto 4 ma mi sono accorto che non parlavo con un giornalista ma con un ultras da curva

Una mia curiosita'..volevo chiedere a Paradiso..Paolo59..Torinese..e qualche altro che sta fuori..ma voi avete la possibilita'di leggere o vedere come e' "strutturato"il mondo dell'informazione sia scritto che televisamente parlando qui in Abruzzo?Io penso di si perche'anche andando su internet o you tube e' di facile reperimento.Penso che vi sate fatti una idea di quale"indotto "mediatico gira attorno al xxxxxxx...vi sembra facile permeare in questo tessuto e lo credete ipoteticamente realistico??Mi riferisco solo al discorso calcio anche se su altri "orizzonti"e'anche peggio...

le notizie buone vengono da pescara. per ora 0 a 2

paradiso ha scritto: caro Paolo il mio limite e' purtroppo l'eta'. e per un tifoso di una certa eta' il tempo non ha lo stesso significato che ha un giovane. in parole povere spero che l'apprendimento a cui dovrebbe arrivare il nostro presidente sia piuttosto rapido. co,me pure quando la societa' mi parla di programma a medio/lungo termine io tremo e mi tocco le parti basse.

Caro Paradiso
Da come parli, da quello che che dici e da come lo dice hai un cervello in grande spolvero, quindi quando la testa va a mille il corpo segue, mia madre aveva un cervello finissimo è arrivata a 95 anni ed è sopravvissuta a 4 tumori senza una sola seduta di chemio. Un mostro, con tutto l'affetto del mondo, quindi rimani giovane nella testa e avrai tempo per veder diventare Trevisan il Berlusconi d'Abruzzo. L'età è nella testa e la testa si porta dietro il corpo. Quindi sei solo un ragazzino picciuso, come si diceva una volta perchè vuoi vedere il Chieti vincere e subito ma rimani un ragazzino.
Ciao

si poi e' vero per i dos santos i miccicche i sansovini ci sono le varie spiegazioni perche' non sono approdati a Chieti. il problema pero' e' che questi problemi li abbiamo solo noi. Giulianova L'Aquila fanno le corazzate e vincono. come faranno ? questione di colore delle maglie ? questione dell'aria migliore che Giulianova e L'Aquila hanno rispetto a Chieti ? i direttori sportivi e allenatori incapaci vengono sempre da noi mentre a Giulianova e L'Aquila vanno i geni della panchina e direttori sportivi di livello mondiale ? insomma ci deve essere una spiegazione o no ?