Immagine WhatsApp 2024 11 17 ore 00.08.54 6e598dc6

 

Una serata dedicata a Michael Luciani con la presentazione del libro “Una notte lunga quarant’anni” in memoria del tifoso triestino Stefano Furlan. L’evento, tenutosi sabato 16 novembre scorso nella cornice del Piccolo Teatro di Chieti Scalo, ha visto l’intervento di moltissimi tifosi per onorare l’amico Michi, recentemente scomparso, e seguire la presentazione del volume pubblicato dagli ultras di Trieste e dall’Associazione Stefano Presente per commemorare il quarantesimo anniversario della morte di Stefano Furlan.

Un tifoso alabardato ha descritto il libro ripercorrendo alcuni ricordi della madre di Stefano, Renata, e altri protagonisti, facendo rivivere la memoria di questo giovane tragicamente scomparso nel 1984 narrata attraverso articoli di giornale, fotografie e un fumetto di Francesco Cuomo. Stefano era un ragazzo di vent’anni quando è morto. L’8 febbraio 1984 era andato allo stadio e all’uscita c'erano stati disordini. Tre ragazze raccontarono di un poliziotto che, afferrandolo per i capelli, gli aveva sbattuto la testa contro il muro. Ma al processo non furono credute. Erano altri tempi e i mezzi di comunicazione non erano capillari come oggi.

Si è parlato del senso di appartenenza aldilà di ogni categoria, di cosa significa passare una settimana intera a preparare quei benedetti 90 minuti, macchiandosi le mani per fare uno striscione e sentendosi addosso l'odore acre dei fumogeni. Ovviamente si è parlato soprattutto degli anni ’80, quando non c'erano i social e giornali tipo "Supertifo", ma anche del presente, dei Daspo dati solo per aver acceso, ad esempio, un fumogeno. Un tuffo nel passato che ci ha portato ad un presente dove la repressione la fa da padrona. A quarant'anni dalla morte di Stefano, rimangono il dolore e la consapevolezza che i tifosi e gli ultras erano, sono e saranno sempre la parte più pulita e bella del calcio. Uno stadio senza tifosi è una scatola vuota anche perché lo stadio è come la donna: quello che ti fa rimanere a bocca aperta sono le sue curve.

Condividi
Pin It