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«La follia è l’unica cosa capace di prolungare la giovinezza» scriveva Erasmo da Rotterdam. Sarà… ma oggi i tifosi teatini hanno perso qualche anno di vita e rischiato grosso di fronte ad una squadra che possiamo definire davvero folle, perché capace di entrare in campo senza davvero entrarci e, una volta sotto di due gol, trasformarsi in dominatrice dello stesso campo fino a vincere e a portare a casa 3 punti fondamentali.

Ebbene sì: il Chieti oggi ha vinto contro la Civitanovese 2-3 in rimonta dopo essere andata sotto di due gol. L’inizio è davvero da shock con la difesa che, con la consegna di giocare la palla, non fa i conti con un terreno di gioco penoso e Servalli, non riuscendo a stoppare un passaggio da parte dei suoi, si fa soffiare la sfera da Buonavoglia che non deve far altro che depositarla a porta vuota. È solo il secondo minuto e i neroverdi sono frastornati mentre i marchigiani tagliano le linee avversarie come fossero burro, colpiscono una traversa e al 22’ arrivano al secondo gol con un bel diagonale a fil di palo di Bevilacqua.

Sembra il colpo del KO ed invece è lo schiaffo che risveglia un Chieti fino a quel momento catatonico. Gli uomini di Ignoffo sembrano trasformati e cominciano a costruire gioco e a confezionare occasioni tanto che al 30’ arriva il gol di Fall dopo una percussione di Touré e si susseguono almeno altre 4 palle gol con due salvataggi in extremis da parte del portiere ospite. L’unico pericolo viene alla fine del tempo con un contropiede civitanovese che rischia di fare il 3-1. Sarebbe stata un’autentica beffa per i neroverdi che tornano negli spogliatoi con meno di quanto avrebbero meritato, al netto dei primi 20 minuti di passiva follia.

Il secondo tempo riprende senza frenesie, i ritmi sono più blandi e i locali, vista la mala parata, iniziano a simulare morti apparenti. Il Chieti però non si fa saltare i nervi e, con la palla in movimento, comincia a macinare una quantità impressionante di palle pericolose. Al 18’ st Forgione colpisce il palo, un minuto dopo un cross basso passa ad un metro dalla linea di porta senza che nessuno la tocchi dentro e un altro minuto dopo a Fall viene annullato un fuorigioco apparso alquanto dubbio. Il lavoro ai fianchi dà i suoi frutti finalmente al 36’ st con Ceccarelli (in foto) che, ricevuta palla da Fall al limite dell’area, fa partire un tiro a giro che si insacca nel sette.

I 500 teatini ospiti in tribuna esplodono di gioia e alzano ulteriormente il volume del tifo mettendo altra benzina nelle gambe dei giocatori. Il Chieti non si accontenta di aver ripreso la partita, ora la vuole vincere. E mentre si canta "Segna per noi, gonfia la rete" è Touré a mettere la freccia, a modo suo: scende sulla fascia sinistra come un treno, fa lo slalom tra due avversari, rientra e, di fronte al terzo, vede lo spiraglio e di destro indirizza rasoterra un pallone che il portiere avversario si limita a veder entrare. La rimonta è servita e nel settore ospite si scatena la follia: dallo sconforto all’esaltazione sono trascorsi 100 minuti d’orologio.

Adesso è la Civitanovese a ritrovarsi in stato catatonico e, prima Didio e poi Fall, hanno la possibilità di arrotondare ulteriormente il risultato, ma la cosa più importante è che i padroni di casa sono incapaci di offendere e il Chieti sente in mano la partita, anche con 5 minuti di recupero da giocare. Il triplice fischio arriva e tutta la squadra va a festeggiare sotto una curva impazzita di gioia, non solo per il risultato, ma per essere sopravvissuta a sbalzi di pressione che avrebbero frantumato le coronarie di un ciclista. Ma noi siamo il Chieti e questa è la Curva Volpi: pelo in petto, fegato stagnato e un grande, grandissimo cuore.

Altra nota positiva è il rientro di Balic che ha giocato gli ultimi 7-8 minuti di gara dopo l’infortunio muscolare che lo aveva colpito contro il Castelfidardo. Ora gli uomini di Ignoffo hanno 23 punti, ancora a due lunghezze dalla Sambenedettese e a pari merito con il Teramo. Domenica prossima al “Guido Angelini” è atteso l’Atletico Ascoli che oggi le ha prese dell’Ancona per 1-2 in casa e vorrà riprendere il passo finora che l’ha tenuta costantemente nella parte alta della classifica. I tifosi consultino prima il loro cardiologo e la società, invece di un chirurgo plastico, porti allo stadio un anestesista rianimatore e uno psichiatra contro la l’inspiegabile follia di questo Chieti e i colpi che i tifosi rischiano. E comunque grazie di queste emozioni.

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