Primo pareggio stagionale per i neroverdi, bloccati sul 2-2 da una coriacea Isernia. Se si tratta di un punto guadagnato o due punti persi ce lo dirà la classifica finale ma per onestà intellettuale bisogna riconoscere che gli ospiti non hanno rubato nulla.
In un Guido Angelini assolato e vestito a festa mister Ignoffo ripresenta in porta il baby Servalli, consegna le chiavi del centrocampo al solito Di Paolantonio e si affida in avanti alle invenzioni di Tourè e Ceccarelli a supporto di Fall. Gli ospiti partono meglio e con intraprendenza giocano palla a terra denotando un’ottima organizzazione tattica. Il Chieti risponde con sterili lanci lunghi ed un paio di iniziative di Tourè dalle quali non scaturisce nulla di pericoloso.
Al 20’ si sblocca la contesa: gli uomini di Farrocco recuperano palla a centrocampo e imbastiscono un contropiede micidiale concluso in rete dal sinistro di Cascio. I 4.000 presenti di fede neroverde non hanno nemmeno il tempo di rammaricarsi: palla al centro, lancio illuminante di Ceccarelli e splendido inserimento di testa di Forgione che anticipa l’uscita di Draghi e gonfia la rete sotto la Volpi.
L’Isernia continua a macinare gioco ma il Chieti diventa più pungente e con azioni palla a terra comincia a far pesare il maggior tasso tecnico. Al 39’ punizione di Di Paolantonio dalla trequarti sinistra, sponda di testa di Forgione e Fall di esterno destro a pochi metri dalla porta spedisce la sfera sotto l’incrocio dei pali, 2-1. Emozioni finite? Macché! Quattro minuti dopo Cascio firma la doppietta con una velenosa punizione da oltre 30 metri, la sua sventola mancina trova colpevolmente impreparato Servalli e si infila in rete per il 2-2.
Nel recupero il Chieti sfiora due volte il vantaggio: prima con una splendida punizione di Di Paolantonio deviata in angolo dal portiere ospite, sulla successiva battuta dalla bandierina è Forgione con un doppio colpo di testa a chiamare al miracolo il portiere biancoceleste.
Nel secondo tempo il Chieti riparte con il piede sull’acceleratore e dopo qualche minuto Fall sfiora la doppietta di testa su assist da calcio di punizione di Di Paolantonio. I biancocelesti non sono da meno e continuano a proporre concetti di gioco interessanti. Ci provano Ceccarelli e Tourè, Fall di testa (miracolo del portiere ospite) e Schiavino ma senza successo. Il triplo cambio a metà secondo tempo (Cordoba, Gibilterra e Donsah per Casciano, Di Paolantonio e Tourè) non sembra sortire effetto. Ma i neroverdi premono e al 75’ protestano per un fallo di mano solare in area di rigore ospite non visto dal Sig. Moretti di Cesena che ammonisce Donsah per le successive proteste.
Il forcing finale del Chieti porta ad un salvataggio sulla linea dopo un tiro di Gibilterra e all’ennesimo miracolo del portiere ospite Draghi (di gran lunga il migliore dei ventidue in campo).
Dopo sei minuti di recupero si chiude la contesa, in definitiva un bel match giocato bene e a viso aperto da entrambe le squadre. I risultati sugli altri campi lasciano i neroverdi comunque in testa alla classifica in solitaria.
Domenica prossima si replica, all’Angelini arriva il Teramo che evoca dolci ricordi a noi tutti.