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Categoria: ultime notizie
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È giovane, pure lui un under, ultimo domicilio (calcistico) conosciuto il Grumentum Val d'Agri (squadra lucana retrocessa dalla serie D) con la quale ha collezionato nella scorsa stagione 9 presenze. Parliamo di Alessandro Russo portiere classe 2000, originario di Taranto, che già si allena agli ordini di Alessandro Lucarelli. L'operazione è stata imposta dall'indisponibilita' di Forti e Venditti che ne avranno per un bel po'. L'arrivo di Russo (ma la società finora nulla ha comunicato) consentirà al tecnico neroverde di poter disporre di un ricambio in panchina. Impensabile arrivare a fine novembre disponendo del solo Francesco Galante. Jacopo Vedovato (terzino 2002) è invece finito al Sambuceto. La società medita di ampliare il nucleo degli under.

Intanto è certo che Lucarelli avrà nel gruppo un nuovo attaccante, previsti tempi brevi. Contestuale il taglio di un elemento adesso in rosa (Trevisan ha sempre detto che sarebbe stato ritoccato l'organico con un nuovo innesto solo a fronte di una partenza).

Caso covid. Negativi al (primo) tampone i tesserati dell'Alba Adriatica ed è una buona notizia anche per il Chieti che domenica ha affrontato i teramani. Sospiro di sollievo ma la vigilanza rimane massima.

Nulla si sa, infine, sul campo dove domenica prossima si disputerà Acqua&Sapone-Chieti. Qualcuno ha parlato di Scafa (ricordiamo che le decisioni sono qui della società ospitante e del Comitato Lnd). Si attende la comunicazione ufficiale.

PRONTO L'ANGELINI. La notizia tra le righe è stata data da "Il Centro" di oggi: mercoledì, nel turno infrasettimanale contro il Nereto, il Chieti tornerà a giocare all'Angelini. Anche in questo caso "comunicazioni" ZERO tanto dal Comune quanto dal club neroverde. Effettivamente il nuovo manto erboso è pronto, il nuovo collaudo ha dato esito positivo. Lo conferma l'architetto Vincenzo Perinelli vero (e prezioso) regista dell'operazione che ha restituito funzionalità (e decoro) alla struttura. I lavori all'Angelini erano terminati nel febbraio scorso con sopralluogo da parte dei tecnici della Lnd (allora furono quelli competenti per i campi della Serie D). Lusinghiero il responso: terreno da Champions (per le dimensioni effettivamente il requisito ci sarebbe). Il lockdown successivo ha mandato tutto a monte e l'inevitabile abbandono protrattosi per mesi ha imposto di riprendere i lavori quasi daccapo. Questa seconda fase è stata gestita interamente dal Comune con una spesa di lieve entità e l'architetto Perinelli, avendo esaurito il proprio mandato di progettista e direttore lavori a fine febbraio, stavolta ha solo fornito consulenza in tema di prescrizioni "che sono state tutte eseguite" precisa il professionista teatino. Tant'è che il 5 ottobre lo stesso Perinelli, il responsabile unico del procedimento e il rappresentante dell'impresa esecutrice hanno firmato la lettera sul perfetto stato del terreno e delle parti annesse: rettangolo di gioco, impianto di irrigazione e sottopassaggio. "Adesso lo stadio Angelini è agibile - aggiunge l'architetto - la ditta che è intervenuta sulla superficie ha anche curato la pulizia esterna. Non conosco lo stato degli spogliatoi e dei relativi impianti, tipo docce o bagni, perché non rientra nelle mie competenze ma ritengo che adesso tocchi al Chieti compiere i passi necessari per tornare a giocare all'Angelini. Le condizioni per l'utilizzo ora ci sono tutte. Certo sarebbe indispensabile che la squadra vi svolgesse almeno due o tre allenamenti per testare il nuovo manto". Ma di questo importante dettaglio Lucarelli si rende ben conto: al fattore-casa è il primo a tenere.

p.s. dopo questo post è giunta l'ufficialità sull'arrivo di Alessandro Russo