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Andrea Bacigalupo, il nuovo arrivo ieri subito in rete

di Franco Zappacosta

Mister, Chieti secondo in classifica, imbattuto dopo tre giornate. Alziamo l'asticella delle aspirazioni? "Alt. Fermi tutti. Se cominciamo a fare certi discorsi non parlo più. Se perdiamo di vista la nostra realtà, la nostra dimensione, non andremo da nessuna parte". Alessandro Grandoni getta acqua sul fuoco per spegnere immediatamente i primi (inevitabili e comprensibili) entusiasmi accesi dalla partenza del Chieti. Nessuno se l'aspettava. "Sette punti in tre partite e contro avversari di assoluto valore rappresentano un bel bilancio, è vero e siamo tutti contenti, ma ricordiamoci sempre da dove siamo partiti, la situazione che c'era all'inizio di luglio. Questo ci deve indurre a proseguire la strada con l'umiltà e l'impegno che finora hanno caratterizzato il nostro cammino. A me preme solo raggiungere l'obiettivo il prima possibile".
Quale esattamente? Grandoni non lo precisa., rimane sul vago. Proviamo a spiegare: il tecnico si riferisce al cosiddetto "mantenimento della categoria" che è il traguardo fissato dalla società. Ottenuto il quale, sarà possibile parlare d'altro. Adesso no, adesso è tutto prematuro, indecifrabile e indefinibile.
Sulla partita l'analisi di Grandoni: "Avevamo di fronte una squadra di qualità, nel primo tempo ci ha creato non poche difficoltà con gli inserimenti del loro trequartista e noi abbiamo sbagliato nel forzare le giocate. Nella ripresa la squadra ha cambiato registro e la situazione è migliorata soprattutto sul piano del palleggio. Abbiamo rischiato in una sola circostanza quando è stato bravissimo Camerlengo. Questa è una squadra che quando c'è da lottare non si tira indietro".
Il presidente Mergiotti sottolinea il buon lavoro portato avanti dalla società. "Abbiamo ricostruito l'edificio dalle fondamenta risolvendo problemi sia a livello societario sia tecnico. Sapevamo di aver creato un gruppo di qualità, strada facendo abbiamo apportato i giusti correttivi e adesso ci godiamo questo buon momento. Ci ripaga dei sacrifici compiuti". Il patron Giulio Trevisan lascia la ribalta ai protagonisti esibendo la solita maglietta portafortuna. "Non la cambierò mai, anche nella stagione invernale". Scaramantico? Solo un po'...
I tre autori dei gol. Da segnalare che le sette reti siglate finora dal Chieti sono state messe a segno da sette giocatori diversi. Segno della coralità della manovra e della validità del sistema di gioco adottato da Grandoni: il suo 3-5-2 ha superato anche la prova del 4-3-1-2 applicato da Eddy Mengo tecnico dei marchigiani. Venneri ha firmato il raddoppio su assist di Milizia. "Sponda e tiro - spiega il capitano - tutto con rapidità, inoltre la mia è stata una conclusione molto precisa che forse ha colto di sorpresa lo stesso portiere. Da quando non segnavo? Il vizietto del gol l'ho sempre avuto". Due pensieri speciali: "Ringrazio il mister per avermi voluto in una piazza tanto importante. E poi un saluto particolare va ai nostri tifosi. Giochiamo sempre fuori casa, tra virgolette, e il loro aiuto è indispensabile. Era doveroso andare sotto il settore dei nostri sostenitori per esultare insieme dopo questa grande vittoria. Gruppo magnifico, si gioca con cuore e gambe, massima compattezza in campo e fuori".
Andrea Bacigalupo è entrato e segnato al debutto come già era accaduto a Bruschi contro.il Pineto. "A Chieti mi sono trovato subito bene, ho percepito sin dall'arrivo, venerdì, un bel clima. Piena sintonia tra giocatori esperti e quelli più giovani. Dediche? Ai miei genitori Claudio e Fabiola e alla mia fidanzata Carolina, che è di Lavagna come me". Giacomo Fantauzzi dedica invece la rete a "mia sorella Alessandra" la sua prima fan.
Michael Traini come al solito è stato sostituito a metà ripresa, sfinito. Ma è sembrato zoppicasse. "No, soltanto crampi". Meno male: scatterebbe l'allarme se solo il nostro corazziere dovesse lamentare un raffreddore...